mercoledì 25 febbraio 2009

Napoli: un nuovo patto per risogere


Napoli: un nuovo patto per risogere
La settimana che porta alla sfida tra Juventus e Napoli è carica di tensione dall’una e dall’altra parte, per motivi assai diversi. In casa bianconera c’è la voglia di fare bene contro il Chelsea e di gettare le basi per il passaggio del turno, dalle interviste rilasciate dai bianconeri prima della partenza per Londra si capisce come la squadra sia carica ed anche un po’ tesa per questa sfida di Chamipions. Il Napoli, invece, sta vivendo un momento di tensione opposto che esce fuori dal rettangolo di gioco e pervade la vita privata dei calciatori, i quali diventando idoli della piazza sono chiamati dai tifosi a rinunciare a qualche uscita serale, per preservare la condizione fisica e mentale.



Il patto Si era detto che lo spogliatoio degli azzurri fosse spaccato, e forse per qualche periodo un accenno di spaccatura c’è stato. Si è parlato di un contrasto tra italiani e sudamericani, in quanto gli errori commessi da Gargano e compagni andavano a ripercuotersi su tutta la comitiva azzurri che ha dovuto subire una sanzione (il ritiro ndr) da parte della società. Queste spaccature sono comunque tutte rientrate, i calciatori all’indomani della sconfitta con il Genoa, si sono guardati in faccia e dopo aver ricevuto la delegazione degli ultrà napoletani hanno deciso di dimenticare qualsiasi controversia avvenuta nel recente passato e hanno stretto un nuovo patto con l’allenatore: “Mancano tredici gare alla fine, tredici match per risorgere” questo è in sintesi il motto stipulato dalla squadra e dal tecnico, i quali sono convinti di poter fare bene. L’unità dello spogliatoio è stata evidenziata anche dal procuratore di Gargano, Vincenzo D’Ippolito, il quale ha fatto sapere che all’interno dello spogliatoio azzurro non ci sono mai stati dei clan o divisioni tra sudamericani e italiani.



Modulo Quando le cose vanno male è inevitabile parlare di un cambio di modulo, anche in questa settimana si sono fatte più supposizione su quale tipo di gioco adottare nella prossima sfida contro la Juventus. Il modulo più accreditato è il 4-4-2 che potrebbe dare più sicurezza in difesa e allo stesso tempo potrebbe lanciare dal primo minuto quel Jesus Dàtolo che secondo il tecnico, “non è ancora pronto”. Difficilmente Reja cambierà modo di pensare, quindi è probabile che contro la vecchia signora bianconera venga riproposto il 3-5-2 con l’unica variante che viene rappresentata dalla sostituzione di Bucci al posto di Navarro.


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