venerdì 27 febbraio 2009
Caso Mannini: il Tas riapre il processo, gli avvocati chiedono la sospensione della pena
Caso Mannini: il Tas riapre il processo, gli avvocati chiedono la sospensione della pena Il Tas di Losanna ha accolto la richiesta presentata dai legali di Daniele Mannini e Davide Possanzini, congiunti con gli avvocati di Figc e Fic di riaprire il processo che vede coinvolti i due giocatori. Lo stesso tribunale aveva condannato i calciatori ad un anno di squalifica per essere arrivati in ritardo ad un controllo antidoping, quando entrambi militavano nel Brescia. I legali dei due calciatori hanno reso noto che il Tas ha riaperto il caso tenendo conto anche della non opposizione della Wada nei giorni scorsi. Il Tribunale arbitrale dello sport fisserà nei prossimi giorni la data per una nuova udienza, intanto gli avvocati dei calciatori hanno chiesto la sospensione cautelativa della squalifica.
Questa volta a decidere delle sorti dei due calciatori ci saranno nuovi arbitri, differenti da quelli che condannarono qualche settimana fa i due calciatori i quali erano si arrivati in ritardo all’antidoping, ma non erano stati trovati positivi a nessuna sostanza illecita. Questa volta i giudici del Tas potrebbero applicare meno severamente le leggi vigenti ed emettere una sentenza che tiene conto maggiormente della interpretazione soggettiva del caso, tenendo comunque fede alle leggi in vigore. Ad avvalorare la tesi dei due giocatori ci sarà anche la dichiarazione di uno dei delegati federali, presente sul campo quando il fatto è accaduto, che confermerebbere le dichiarazioni del presidente Corioni, secondo le quali si può capire che, “ lo spogliatoio era chiuso perché l’allenatore stava parlando con i suoi calciatori, ma non era inaccessibile per eventuali controlli”.
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