Il presidente Aurelio De Laurentiis a Radio Marte
La sfida Italia-Uruguay ed i giovani talenti
“Questa sera la situazione si è ingarbugliata per Prandelli: un tecnico straordinario dovrà affrontare una squadra ben messa in campo che ha ottenuto grandi risultati negli ultimi anni. Voglio vedere anche come si comportano i nostri giocatori. Mi divertirebbe Cavani davanti al nostro grande portiere, mi intrigare pensare cosa potrebbe accadere. Questa sera tifo per il bel gioco e per l’Italia. I giocatori non conta nulla, contano i colori della bandiera e faccio il tifo per il nostro tecnico, il resto sono delle pedine. Sono grandi professionisti anche se nelle nazionali non farei giocare chi ha più di vent’anni. Quando vedo Insigne che gioca nell’Under 21 mi diverte ma mi dispiace vederlo giocare negli stadi meno spettacolari con meno spettatori. Bisognerebbe dare un palcoscenico diverso ai giovani per temprarli ed abituarli agli alti livelli. Ma sono pur sempre dei ragazzi dalla tenere età. Si sta discutendo di eliminare le primavere e fare una serie B fatta da giovani per scoprire nuovi talenti. Ma in Italia per fare un piccolo passo passano anni e pertanto nel frattempo si parla credo che non si faccia nulla. Siamo però in uno stallo da un decennio che si riflette nella crisi che stiamo vivendo. Tutti attaccati alla propria poltrona e nessuna si ingegna per progredire con un barbaro tappo ai giovani che non si lasciano emergere. Creare il palcoscenico giusto per i giovani serve per forgiarli ad affrontare grandi squadre senza che tremino le gambe".
Il livello del campionato e Reja
"Ad inizio campionato si diceva che il livello si era abbassato: secondo me si è innalzato il valore tecnico in serie A per cui a tutti quanti è data la possibilità di fare bella figura. La Lazio ha degli ottimi giocatori. Poi c’è un talentuoso mai stanco di stare a scuola come Reja che si diverte come un pazzo. Sta vivendo una nuova giovinezza, è un uomo che sa avere saggezza con la sua tranquillità interiore. Reja è un uomo felice, soddisfatto ed è uno che non rinuncia alla sfida, mettendosi in gioco e in discussione. Ha l’umiltà di voler crescere ed è cresciuto in quest’ultimo decennio"
I giovani talenti e le parole di Cannavaro al Corriere dello Sport
"Credo che Cannavaro ha voluto fare un ragionamento che sul calcio si parla troppo. La verità sta solo nella concentrazione e nel lavoro, senza fare proclami e mettersi medaglie. Nella tranquillità può stare la chiave di volta per un allenatore per una società. Poi è ovvio che i media devono fare sensazione. Basta perdere una perdita o due sei finito. Ne vinci tre sei per lo scudetto. Questo è un campionato valido dove una vittoria con i tre punti ti consente di guadagnare quei posti che ti fanno immediatamente brillare di nuovo. Dobbiamo essere silenziosi e concentrati, testa a bassa a lavorare. Solo a marzo tireremo le file. Valuteremo il mercato, faremo i conti con le scelte. Se Il Napoli per il posto riconosciuto da tutti deve comprare giocatori stra-affermati: è sbagliato. Non è un fatto matematico ma il calcio ha tante di quelle variabile che dire che bisogna comprare giocatori affermati perché si rischia di arrivare settimi, non è una certezza. Se non avessi comprato Fernandez, che tra l’altro gioca in nazionale Argentina e non nel Burundi, che ha giocato bene in certe palcoscenici, mi chiedo se vogliamo prendere solo trentenni. Chi come Fernandez è molto giovane ha bisogno di pazienza, di tempo e di crescere. Commetteranno degli errori, ma abbiamo gli uomini per fare certe valutazioni, non certo i media debbano imporci certe politiche. Dobbiamo coltivare dei futuri campioni, deve cambiare la mentalità e non è vero che Napoli è una piazza difficile. E’ una piazza bellissima, tutti dovrebbero ambire a venire a Napoli. Io dico ragazzi dobbiamo rischiare di far giocare i ventenni, altrimenti non avremo mai la certezza di avere i nuovi Hamsik o nuovi Lavezzi. In questo chiedo l’appoggio da parti dei tifosi".
Tour de force
“Sono sempre per accettare quello che ci viene imposto. Sapete come la penso sui calendari. Ormai questi sono i campionati e si deve accettare quello che passa il convento. Non lamentiamoci troppi, questo capita anche ad altri"
Vendita biglietti ed il rapporto col Sindaco
“I disagi per i biglietti ci saranno sempre. Solo se ci si organizzasse on-line si eviterebbero certi inconvenienti, ma anche lì ci sarebbe da discutere perché non si eliminerebbe del tutto il bagarinaggio.
Le parole di De Magistris rispecchiano il mio pensiero. Siamo sulla stessa linea di pensiero, ma non bisogna mai distrarsi anche se stiamo vivendo l’incertezza politica, con un governo tecnico che non riscuote simpatie dai mercati. Questo significa che al di là delle buon intenzioni ci voglio i fatti. Qui non abbiamo ancora la legge sugli stadi e non sappiamo quando verrà presa in considerazione dal nuovo governo. Ci vorrebbero una serie di adattamenti per la costruzione di un nuovo stadio. Al Sindaco ho sempre detto di voler collaborare per creare delle attività non ristrette allo stadio. Si creerebbe una cattedrale nel deserto. Abbiamo tutti il dovere di fare qualcosa che viva non solo di domenica ma che sia foriero di novità”
Prandelli e Pandev
“Prandelli come attore è bravissimo: ha imparato in un attimo. Interpretava se stesso ed aveva da confrontarsi con attori bravissimi senza sfigurarsi. E’ stato un grande signore, mi ha dato una dimostrazione di grande professionalità e sono stato contento di annoverarlo tra i miei film.
Pandev si allenato come non fatto in questi ultimi diciotto mesi. Sono fiducioso che trovata la fiducia di Mazzarri, possa dare il suo contributo. È un campione ed insieme ai medici credo e sono speranzoso di vedere un Pandev in crescita che ci regalerà un grande secondo periodo di stagione”.
Ultimo messaggio del presidente per i propri calciatori
“Pensate alla Lazio, non pensate al Manchester City! La Lazio è una squadra che va forte, ha un allenatore che se la viene a giocare. Miei carissimi giocatori pensate solo alla Lazio, ve lo chiede il vostro presidente”