«Per raggiungere l'Europa dobbiamo dimostrare in ogni partita che vogliamo arrivare fino in fondo». Dopo 18 mesi, Ezequiel Lavezzi torna a parlare a Castelvolturno. In una conferenza stampa molto attesa, l'attaccante argentino parla di tutto. Dal momento del Napoli alla Lazio, passando per il suo futuro.
«Adesso abbiamo più fiducia - spiega il 'Pocho' - ma i giocatori sono sempre gli stessi. Sono cambiati il tecnico e il direttore sportivo e ora parlano tutti di Aronica, Rinaudo, Datolo: sono giocatori portati da Marino. Io devo sempre migliorarmi, soprattutto sotto porta.
Ma quando c'è più serenità i problemi si risolvono in maniera diversa. Per un attaccante è sempre importante segnare, ma per me è fondamentale che la squadra vinca. Quagliarella? È un grande giocatore, io e la squadra dobbiamo aiutarlo di più».
IL FUTURO - Il rapporto tra l'argentino e il presidente De Laurentiis è stato teso. «Io guardo avanti - spiega Lavezzi - Ho sempre dato tutto in campo, sono sempre lo stesso. Tatticamente e tecnicamente sono più forte di quando sono arrivato in Italia. Io qui mi sento importante, non so se sono un leader. Mi sento uguale agli altri nello spogliatoio. Ringrazio i tifosi per l'affetto che mi danno ogni giorno.
Del futuro non posso parlare, non si può mai parlare del domani. Io comunque sto bene qui. Domenica arriva la Lazio, che è una grandissima squadra. Dobbiamo cercare di non farli uscire dal brutto momento che stanno passando. Zarate? L'ho incontrato tante volte, ma la sfida di domenica è tra Napoli e Lazio. Il Mondiale? Per me è un sogno. Mi piacerebbe diventare il piu forte del mondo». Corriere dello Sport.