venerdì 18 giugno 2010
Criscito come Cabrini e Grosso Sarà lui il nuovo tiro mancino?
IRENE (Sudafrica), 17 giugno 2010 - Dei titolari di questa Italia è il più giovane con i suoi 23 anni. E la speranza è che possa rientrare nel solco di una tradizioni di tiri mancini a sorpresa. Cabrini nel ’78 (poi Mondiale nell’82), Grosso 4 anni fa: terzini sinistri capaci di proporsi, far gol e diventare decisivi. Che possa arrivare il terzo della serie con Mimmo Criscito, uno che un mese fa era in dubbio anche di rientrare nei 23?
GROSSO ESEMPIO — "Io cerco di essere me stesso. Di rimanere concentrato e umile. Il mio riferimento è stato sempre Fabio Grosso: un esempio, anche fuori dal campo. Dispiace non sia qui, per me rimane un grandissimo. Magari potessi ripetere le sue imprese. Intanto l’importante è avere la fiducia di Lippi. Sono contento di com’è andata all’esordio e speriamo continui così".
DIVISO A META’ — Da diversi anni è in comproprietà fra Juventus e Genoa. Con i bianconeri - tre anni fa con Ranieri allenatore - non fece benissimo. Meglio in rossoblù. "Ma è un problema delle società non mio. A me non piace dire preferisco questo o quello. Dico solo che stavolta, dopo 4 anni, finalmente si saprà di chi sarà il mio cartellino. Di certo c’è una cosa: se sono qui è merito del Genoa. La Juve? Non ci vedo nessuna differenza fra giocare a Genova o Torino".
MIX GIOVANI E VECCHI — Sottolinea l’importanza di un gruppo ritenuto molto forte: "Buffon è il numero 1 al mondo ed è un problema non averlo, ma Marchetti è una garanzia. In questa Nazionale ci sono tantissimi giovani, accompagnati da grandi campioni che ci danno una grossa mano. Per esempio Cannavaro: ci ha detto di giocare senza paura. Gattuso ci ha caricati moltissimo. Gigi? È sempre sorridente, nonostante i problemi che ha fisicamente. Anche se non gioca lui è sempre fondamentale nel gruppo".
KIWI DA MANGIARE — È felice di avere papà Alfredo e zio Ciro al seguito qui. Nella sua Cercola, vicino a Napoli, hanno messo pure i manifesti per strada in suo onore, ma in questo momento ha un solo obiettivo: "Battere la Nuova Zelanda. Sono molto forti sulle palle inattive. Staremo molto attenti, ma dobbiamo vincere perché il nostro obiettivo è arrivare primi nel girone". C’è un giornalista neozelandese che chiede che cosa potrebbe succedere in caso di sconfitta. Secca la risposta: "Non ci pensiamo nemmeno a questa eventualità".