Baldini e Cavasin, non siete allenatori da Napoli!

All'inizio è stato un toscano (non il sigaro, magari) che prima si è acceso a dismisura con un fumoso scivolone "vocale" in diretta televisiva e poi ha tentato di "spegnersi" con discutibile successo; quindi ci ha pensato un veneto, nella puntata successiva, a gettare benzina sul toscano nonostante un conduttore, campano, avesse prontamente bacchettato l' ospite del salotto precedente. Silvio Baldini, Alberto Cavasin, Michele Criscitiello. Due 'allenatori' e un giornalista negli studi di Sport Italia.
Si parla di passione calcistica: 'A Milano c'è più pressione che a Napoli? No, a Milano vanno a lavorare e al calcio pensano solo la domenica'. 'Anche a Napoli vanno a lavorare', ribatte il giornalista meridionale e lavoratore. 'No, ma io volevo dire che i napoletani hanno meno occasioni, c'è più disoccupazione e che il lavoro devono inventarselo, ecco che vivono il calcio in maniera più viscerale'. Quando si prova a mettere una toppa, stracciata, ad un vestito dialettico già pessimo di suo, si rischia la doppia figuraccia, soprattutto se l'ardimentoso equilibrista è un sarto improvvisato.
Polemiche su polemiche, stilettate e rimostranze di un'intera città offesa da 'mister esonero' (ne ricordiamo almeno 4), uno che, disoccupato, parla della disoccupazione di Napoli costruendo congetture assurde e qualunquistiche legate al calcio. Non torneremo sull'episodio ampiamente trattato, giustamente, da più parti. Ciò che lascia perplessi, invece, è l'atteggiamento del suo 'degno collega' Alberto Cavasin, altro illustre professore di Harvard nonchè navigato conoscitore dell'esonero (l'ultimo è quello incassato dal Bellinzona, ndr), che in un fuori onda parla di mancanza di cultura ("se avevano studiato', in perfetto italiano insomma, ndr) avallando, al contempo, la 'teoria' baldiniana ('in effetti ha ragione').
Una esternazione evitabile che trova la pronta batutta di Luciano Moggi ("Hai corso un bel rischio, porca miseria").E meno male che è il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Contro i due 'patrioti del pallone', molti tifosi, ma in generale tanti napoletani risentiti e offesi da questi ignobili atteggiamenti denigratori, hanno fatto sapere alla nostra redazione che stanno pensando di ricorrere alle vie legali.
Già sono stati allertati alcuni avvocati per valutare se ci sono gli estremi per una 'class action' risarcitoria per i danni morali subiti. Staremo a vedere e vi terremo aggiornati. Agli allenatori nel pallone evidentemente è mancata, nella loro carriera, magra di soddisfazioni, la gioia di sedere su una panchina importante come quella partenopea. Del resto, per onori simili, sono richieste qualità, umane e tecniche, riconosciute e conclamate. calcionapoli24.
Si parla di passione calcistica: 'A Milano c'è più pressione che a Napoli? No, a Milano vanno a lavorare e al calcio pensano solo la domenica'. 'Anche a Napoli vanno a lavorare', ribatte il giornalista meridionale e lavoratore. 'No, ma io volevo dire che i napoletani hanno meno occasioni, c'è più disoccupazione e che il lavoro devono inventarselo, ecco che vivono il calcio in maniera più viscerale'. Quando si prova a mettere una toppa, stracciata, ad un vestito dialettico già pessimo di suo, si rischia la doppia figuraccia, soprattutto se l'ardimentoso equilibrista è un sarto improvvisato.
Polemiche su polemiche, stilettate e rimostranze di un'intera città offesa da 'mister esonero' (ne ricordiamo almeno 4), uno che, disoccupato, parla della disoccupazione di Napoli costruendo congetture assurde e qualunquistiche legate al calcio. Non torneremo sull'episodio ampiamente trattato, giustamente, da più parti. Ciò che lascia perplessi, invece, è l'atteggiamento del suo 'degno collega' Alberto Cavasin, altro illustre professore di Harvard nonchè navigato conoscitore dell'esonero (l'ultimo è quello incassato dal Bellinzona, ndr), che in un fuori onda parla di mancanza di cultura ("se avevano studiato', in perfetto italiano insomma, ndr) avallando, al contempo, la 'teoria' baldiniana ('in effetti ha ragione').
Una esternazione evitabile che trova la pronta batutta di Luciano Moggi ("Hai corso un bel rischio, porca miseria").E meno male che è il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Contro i due 'patrioti del pallone', molti tifosi, ma in generale tanti napoletani risentiti e offesi da questi ignobili atteggiamenti denigratori, hanno fatto sapere alla nostra redazione che stanno pensando di ricorrere alle vie legali.
Già sono stati allertati alcuni avvocati per valutare se ci sono gli estremi per una 'class action' risarcitoria per i danni morali subiti. Staremo a vedere e vi terremo aggiornati. Agli allenatori nel pallone evidentemente è mancata, nella loro carriera, magra di soddisfazioni, la gioia di sedere su una panchina importante come quella partenopea. Del resto, per onori simili, sono richieste qualità, umane e tecniche, riconosciute e conclamate. calcionapoli24.


