mercoledì 20 ottobre 2010

Napoli-Liverpool: le probabili formazioni

21/10/1010: il Napoli affronta la storia del calcio europeo.
20.10.2010 14:20 Autore: Gennaro Buonocore

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Sold Out! Una marea azzurra giovedì alle ore 19 si riverserà nel catino bollente del San Paolo. Non importa se lo stadio sia fatiscente o che le tribune non siano adiacenti al terreno di gioco. Poco conta se non ci siano ristoranti o fast food, proprio come ammiriamo con invidia agli inglesi. Non importa quante ore ci siano volute per acquistare il biglietto e quante ce ne vorranno per entrare al San Paolo. Arriva il Liverpool: 58 trofei vinti nella sua storia tra cui 5 Champions League. Arriva la storia e Napoli la accoglie come meglio sa fare: San Paolo pieno e la città intera che si blocca, frementi e pazzi di gioia per l’appuntamento dell’anno.

30/09/1987: Napoli - Real Madrid; quel giorno andò in scena una sfida tra titani, la finale anticipata della Coppa dei Campioni, quel giorno il Napoli fu eliminato ma nessuno avrebbe mai immaginato che per ritornare tra i grandi, per ritornare a scrivere le pagine della storia del calcio, sarebbero trascorsi ben 23 anni. E allora si capisce l’attesa, si giustifica l’entusiasmo abnorme: il Napoli va incontro la storia.

Poco importa che il Liverpool sia ultimo in classifica in Premier League, che attraversi la sua più grande crisi finanziaria e sportiva della sua storia. Napoli aspetta questa sfida dal giorno dei sorteggi, Napoli aspetta la prima vittoria in Europa League, e non è un sogno, non è una speranza, ma una reale possibilità.

Napoli favorito sul Liverpool e lo dicono anche i bookmakers britannici. È un’occasione da non perdere per i ragazzi di Mazzarri, è un’occasione da prendere al volo per tutto il Napoli. Vincere contro il Liverpool significherebbe soprattutto visibilità. Prime pagine sui tabloid inglesi e il Napoli torna a far parlare di sé partendo dalle patrie dei suoi campioni: Slovacchia, Argentina, Uruguay, Algeria, Brasile, Colombia, un giro del mondo tutto di un fiato. L’Europa vuol dire soprattutto questo: accrescere la fama del club. E dopo 23 anni di attesa spasmodica è arrivato il momento di portare Napoli nel mondo.

Mazzarri tutto questo lo sa, vuole la vittoria, vuole i tre punti, vuole la qualificazione ai sedicesimi dell’Europa League. Niente turn over: in campo la formazione tipo. De Sanctis tra i pali, al centro della difesa Paolo Cannavaro; alla sua destra Campagnaro a sinistra Aronica. A centrocampo i mastini Pazienza e Gargano, sulle corsie laterali a destra Maggio e a sinistra Dossena. In attacco il tridente delle meraviglie: Hamsik-Lavezzi-Cavani.

È presumibile che non ci sarà né la svogliatezza vista contro l’Utrecht e né la disattenzione vista nei primi 15 minuti in quel di Bucarest. Concentrazione massima, aggressività, ritmi alti e frenetici, il Napoli aspetta il Liverpool con il coltello tra i denti.

E saranno proprio le motivazioni che potranno fare la differenza: i giocatori del Napoli aspettano da anni una sfida così importante, quelli del Liverpool sono abituati, anzi quasi rammaricati nel giocare l’Europa League. Lo scenario dei reds è quella competizione che porta ad alzare la Coppa dalle grandi orecchie, il loro ingresso in campo è accompagnato da quella musichetta che mette i brividi già alle prime note, non amano la “coppetta”, sono e si sentono giocatori da Champions.

Roy Hodgson, l’allenatore dei reds è in bilico, con il cambio di proprietà se non vince a Napoli e risale velocemente la classifica rischia l’esonero. È un periodo nero per il Liverpool, ultimo in classifica a 6 punti, con l’infermeria piena e giocatori non al top della condizione. Scelte obbligate per l’ex tecnico del Fulham. Niente Napoli per Steven Gerrard e Fernando Torres. I due giocatori non figurano infatti nell’elenco dei convocati. Mister Hodgson dovrà rinunciare inoltre a Glen Johnson (infortunato) e Daniel Agger (influenzato). Torna disponibile invece Christian Poulsen, che aveva saltato la gara di domenica contro l’Everton. Liverpool che si schiererà con il 4-3-2-1. Reina tra i pali difesa a 4 con Carragher e Skrtel centrali, Kelly a destra, sul lato opposto Konchesky. Centrocampo composto da Maxi Rodriguez, Spearing e Poulsen. In attacco Babel, Cole e Ngog. Nonostante illustri assenze come quelle di Gerrard e Torres il Liverpool non va sottovalutato. L’attacco che si presenterà al San Paolo è ben assortito grazie all’esperienza di Cole, la velocità di Babel e la potenza di Ngog. Ma le lacune di questa squadra sembrano palesi in difesa e a centrocampo. Il Napoli dovrà vincere la partita aggredendo il centrocampo del Liverpool e attaccare in velocità la sua difesa che non sembra in grado di reggere la velocità devastante di Lavezzi e gli inserimenti senza palla di Hamsik.

Undici guerrieri, una grande notte, Napoli ha fame: come on azzurri.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Grava, Zuniga, Yebda, Sosa, Dumitru. All. Mazzarri

LIVERPOOL(4-3-2-1): Reina; Kelly, Carragher, Skrtel, Konchesky; Maxi Rodriguez, Spearing, Poulsen; Babel, Cole; Ngog.A disposizione: Jones, Aurelio, Kyrgiakos, Wilson, Shelvey, Jovanovic, Pacheco. All. Hodgson

ARBITRO: Thorsten Kinhöfer (Germania)

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