
Mettiamola così. Mazzarri vuole, pretende una svolta immediata. Ha identificato un assurdo e ingiustificato calo di concentrazione nei minuti finali contro il Bari, una superficialità tale da compromettere il risultato, cosa che non deve accadere mai più. Di qui l’invito perentorio alla squadra, a tenere sempre altissimo il livello di guardia. D’altronde il mister si sta giocando tutto in questa stagione, assumendosi – come ha fatto, ogni responsabilità sulla riconferma dei Fedelissimi e sulla scelta dei nuovi calciatori, responsabilità che al tecnico pesano enormemente sulle spalle, anche perché ci sono da sostenere due fronti, campionato ed Europa League con le sole forze a disposizione: prioritario il campionato, prestigiosa l’ex Coppa Uefa da portare avanti il più possibile.
Come? Attraverso una rotazione, quel turn-over che tra l’altro Mazzarri non ama molto ma al quale domani sera contro gli olandesi dell’Utrecht – piaccia o no – sarà costretto a ricorrere. Si parla finanche di rivoluzione, ma anche se in maniera parziale c’è bisogno di creare alternative sul terreno di gioco a causa degli impegni che in meno di venti giorni, si presentano numerosi e delicatissimi nelle due competizioni. Domenica c’è la Samp a Marassi. Insomma domani sera in Europa League si cambia, dalla difesa, al centrocampo e probabilmente anche alle spalle di Cavani: finalmente Santacroce lì dietro, con Cannavaro e Aronica, mentre nel settore centrale accanto a Gargano ci sarà Yebda al posto di Pazienza, con Zuniga dall’inizio sull’out mancino di Dossena. Sulla trequarti alle spalle del Matador Cavani, ecco il tandem Hamsik-Lavezzi. Attenzione, però: il Principito Sosa potrebbe dare scacco matto al Pocho. Leggo.


