
"E' stato molto piacevole vedere la reazione della squadra quando poteva essere facile deprimersi vedendo che i risultati non arrivavano nonostante gli sforzi. I due gol non sono stati casuali.
I giocatori si sono aiutati a vicenda e si è vista quella scintilla che ci ha permesso di vincere. E' stata una grande reazione. I cambiamenti che ho apportato in società ? Ho trovato un gruppo ben organizzato. In questi quarantacinque giorni ho iniziato un lavoro di coordinamento per rendere le cose più fluide.
Confermo che abbiamo cominciato quei progetti che stanno a cuore a De Laurentiis: lo sviluppo del marchio Napoli e del settore giovanile, i primi pensieri per il nuovo stadio e tutte quelle aree, sportive e non, che vedranno il Napoli impegnato su tutti i fronti per un club leadership. Il progetto del settore giovanile è il più vicino alla concreta realizzazione.
Abbiamo individuato delle zone dove poter organizzare il nostro settore giovanile. Una di queste zone è quella di Castel Volturno. Lo stadio? Porterò il mio bagaglio di esperienze che mi sono fatto a Torino. Qui la realtà è un po' diversa. A Torino ci fu prima un lungo periodo di dialogo e di progetti.
Siamo nella fase di individuazione della soluzione migliore per la localizzazione dello stadio. Poi partirà la fase della progettazione vera e propria. Domani contro il Chievo mi aspetto un pubblico importante. Il Presidente ha mostrato una grande sensibilità alla comprensione del fatto che ci sono molte partite ravvicinata e quindi la ragione di un numero ristretto di tifosi era anche di natura economica.
Le emozioni che il Napoli ha dato a Genova e i prezzi stracciati spingeranno tanti tifosi al San Paolo. La mano che i tifosi possono dare alla squadra è unica. L'area del marketing in cui il Napoli potrà arrivare a guadagnare quanto Juventus, Milan e Inter? C'è una distanza da queste squadre determinata dal numero dei tifosi e dall'audience televisivo.
Da un punto di vista di marketing ho trovato un grande ambiente qui. Abbiamo una localizzazione importante e le imprese napoletane hanno il piacere di starci vicino. Il Napoli conta sulla fede dei suoi tifosi. Ho trovato un club già molto avanti in questi aspetti. Dobbiamo avanzare a livello nazionale ed extranazionale.
Lo sciopero dei calciatori? Ieri ne abbiamo parlato in Lega e penso si siano fatti passi avanti. Abbiamo fiducia nel fatto che lo sciopero possa essere cancellato. Si va verso la soluzione. Lo stadio San Paolo? Viene vissuto come una religione ed è una marcia in più per il Napoli specialmente quando è pieno di gente.
E' una struttura rinnovata nel 1990 ma sembra molto più vecchia. Il Presidente ha già fatto tanti interventi che lo hanno reso più vivibile. Sarebbe comunque sbagliato investire tanto nel San Paolo prima di decidere cosa fare per il nuovo stadio". napolipress.


