Durante la telecronaca di Napoli-Utrecht, trasmessa giovedì scorso in chiaro su Rete4, più volte è stato messo sotto accusa il terreno di gioco del San Paolo: terreno duro, rimbalzo irregolare del pallone. Eppure si tratta di un terreno di gioco da poco completamente rifatto e che, a detta dei maggiori esperti agronomi, è da considerarsi da modello ed il più all'avanguardia per le tecniche utilizzate in corsa d'opera. A giusta ragione si è sentito trafitto al cuore Francesco Marrone, che oltre ad aver eseguito l'opera, ne cura la manutenzione ordinaria, tre giorni alla settimana o 4 quando il Napoli gioca la domenica in casa. L'opera d'arte di Francesco Marrone non può assolutamente essere messa sotto accusa da critiche ingiustificate fatte da persone evidentemente incompetenti per quanto riguarda terreni di gioco e che sono solo meteore a Napoli. Sul nuovo terreno di gioco del San Paolo è sceso "Napoli Magazine", per capire personalmente se ci fossero delle crepe che in appena 90 minuti di gioco hanno letteralmente demolito quanto di buono era stato realizzato, con un superlavoro di agronomi, tecnici ed operai, in un periodo dell'anno in cui si sono sfiorati i 40° di temperatura. Napoli Magazine, testimone oculare, ha così potuto verificare che il terreno non è affatto duro, altrimenti non avverrebbe la crescita dell'erba, che invece cresce a meraviglia. Tre volte la settimana avviene il taglio dell'erba, che cresce cospicua e verdissima, segno di buona salute. Il campo viene irrigato 2 volte al giorno: con abbondanza alle ore 5,00 del mattino e poi alle ore 13,00 da sostegno. Le piccole macchie di colore marroncino, che gli spettatori possono notare dagli spalti, sono frutto di sofferenze marginali dovute all'attuale andamento climatico. Non c'è, al momento, presenza di attacco fungineo nè di processi di necrosi. La forte umidità dei mesi scorsi aveva favorito la crescita di un fungo, lo "sclerozio", prontamente debellato con trattamenti con prodotti chimici specifici. Per dilatare il prato e farlo crescere, si utilizza un costoso macchinario, il Verti-Drain, un aeroaggiatore che pratica dei fori profondi cm. 3. Basta guardare le fasce perimetrali per capire subito come nulla sia stato trascurato e sia stato effettuato un serio intervento per tutta la superficie del rettangolo di gioco. E' possibile constatare il tutto attraverso le 48 foto che Napoli Magazine ha realizzato al tanto invidiato terreno di gioco del San Paolo. L'erba del San Paolo cresce sempre più verde.

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