Josè Ernesto Sosa, neo centrocampista offensivo del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".
- Con quali prospettive arriva a Napoli?
"Spero di poter fare molto bene sia a livello personale che di squadra. Prima del mio arrivo ho parlato con Lavezzi spesso e volentieri. Siamo molto motivati".
- In quale posizione del campo preferisce giocare? Come mai al Bayern non e' andata bene?
"Sono un centrocampista offensivo. Mi metto a disposizione del mister, che deciderà dove schierarmi. All'occorrenza posso giocare anche esterno. Al Bayern ci sono grandi giocatori. Non ho giocato tanto, per scelte tecniche".
- Come nasce il soprannome del "Principito"?
"Per una somiglianza con Enzo Francescoli. E' nato per scherzo ed è rimasto nel tempo".
- Per un argentino cosa significa il Napoli?
"Qui ha giocato Maradona, che è l'idolo di ogni argentino. Sono molto felice ed emozionato".
- Quand'e' nata l'amicizia con Lavezzi? E' intervenuto lui per convincerla a venire a Napoli?
"Sono amico di Lavezzi, ma è stata una mia scelta quella di venire a Napoli. Stiamo parlando di un club che ha una storia alle spalle. Qui hanno giocato grandissimi campioni. Con il "Pocho" ho parlato dell'ambiente e dei compagni di squadra".
- Quali sono le differenze tra il campionato italiano e tedesco?
"Il campionato italiano l'ho visto in tv, potro' essere piu' preciso non appena saro' sul campo".
- Può giocare anche nel ruolo di trequartista?
"Si, nel ruolo di trequartista mi trovo bene. Per me non ci sono problemi".
- Sa calciare anche le punizioni?
"Spero di avere quest'opportunita'. Ultimamente le sta battendo il "Pocho".
- Qual e' l'obiettivo stagionale?
"Un giocatore vorrebbe vincere tutto, ma dipende da come andrà la stagione".
- Teme la concorrenza?
"Anche nel Bayern la concorrenza era tanta: ho giocato li' 3 anni. Il mio obiettivo e' giocare".
- Cosa promette ai tifosi?
"Non mi sento di fare promesse. Spero di avvertire presto l'affetto del pubblico".
- Il Napoli può giocare col tridente?
"Vedremo. Dipende dal mister".
- Come mai ha scelto il numero 77? Cosa le ha chiesto Mazzarri?
"Mazzarri mi ha chiesto di allenarmi tantissimo per integrarmi nel gruppo. Il 77 l'ho scelto perchè ho segnato tanto con l'Estudiantes. Anche se era un solo 7, ora è doppio".
- A quale giocatore crede di assomigliare? Ha giocato con Diego Armando Contento: cosa le ha detto?
"Diego mi ha parlato molto bene di Napoli e di quello che rappresenta. Non mi ispiro a nessuno in particolare".
- Qual e' stata la prima frase in napoletano o in italiano che le ha insegnato il "Pocho" Lavezzi?
"Non è facile parlare in italiano, però posso dire che sono contento di essere qui. Per me e' davvero un onore ed un piacere".
- Napoli è la sua grande occasione a 25 anni?
"Si, Napoli è la mia grande occasione. Cerchero' di segnare tanti gol".
- Come si immagina lo stadio San Paolo?
"Qualche giorno fa ci sono passato in taxi. Ora spero di diventare protagonista in campo".
- Sta pensando alla Coppa America?
"Certo, penso alla Nazionale, ma prima di tutto penso alla Nazionale".
- Se Maradona festeggerà i 50 anni al San Paolo chiederà un biglietto?
"Se verra' al San Paolo di sicuro saro' presente allo stadio. Sara' un avvenimento pazzo, non voglio mancare".
- Con quale compagno ha legato di più?
"Con Gargano, Campagnaro e Cavani mi sono trovato subito perche' parliamo la stessa lingua. Dobbiamo stare tutti uniti".
- In spagnolo si definisce un delantero o un ganche?
"Un ganche".
- E' più forte Lavezzi o Ribery?
"Troppo facile, il "Pocho" e' più forte".


