".. ho dovuto mescolare le carte, Lucarelli si è sentito anche offeso e misono scusato con lui. Ho chiesto a Mazzarri il numero di telefono el'ho chiamato. All'inizio non mi rispondeva, poi gli ho mandato un smse mi ha richiamato. Abbiamo parlato circa un'ora, s'era convinto, avevadato una mezza parola alla Fiorentina, ai viola - noi a Napoli sappiamo che non portabenissimo - poi ha pensato che fosse meglio l'azzurro e ha accettato".
Così Aurelio De Laurentiis, scherzando, nel giorno della presentazione di Lucarelli.
"Vorrei ricordare che piuttosto che mancare di rispetto alla Squadra intera e a tutta la città di Firenze con le Sue ironiche affermazioni, il Presidente De Laurentiis si dovrebbe preoccupare di far sentire molto presto l'inno della Champions League al bel popolo di Napoli che tanto merita, cosa peraltro ripetutamente già accaduta in questi anni a Firenze. Cominci piuttosto ad impegnarsi per dare con i fatti e non con le battute da quattro soldi a Napoli ed ai napoletani le soddisfazioni che ampiamente meritano.
Mai a noi della Fiorentina sarebbe venuto in mente di mancare di rispetto ad una gloriosa società come il Napoli ed ai suoi tifosi", questa la dichiarazione rilasciata ieri sera da Andrea Della Valle.
A seguire, c'è stata la pronta replica di De Laurentiis: "Tutti sanno che nel cinema il colore viola non porta fortuna. Ma questovale nel cinema, non nel calcio. La mia è stata una semplice battuta aduna domanda che metteva in relazione cinema e calcio. Io amo Firenze ei fiorentini, amo la toscanità. I miei film più importanti sono tuttitoscani: a novembre girerò un film nella Maremma Toscana e ho appenafinito di girare un altro film a Firenze.
Il mio allenatore è toscano,il regista Veronesi è toscano, il regista Neri Parenti è fiorentino.Forse ho un passaporto fiorentino io più di tanti altri. Mi dispiaceche Andrea Della Valle abbia frainteso una mia scherzosissima battuta(del resto scherzo, ironia e sarcasmo sono alla base della toscanità).Mi dispiace che abbia voluto interpretare questa mia frase comeun'offesa nei confronti dei tifosi della Fiorentina.
Il senso dellabattuta era, ovviamente, squisitamente cinematografico e mi spiace chesia stato strumentalizzato proprio alla vigilia di una partita dicampionato così importante tra due formazioni di grande prestigio.Faccio comunque un augurio ad entrambe le squadre e che vinca ilmigliore".
Andrea Della Valle, nato a Casette d'Ete, una frazione di Sant'Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, nella regione Marche (dunque, sprovvisto del proverbiale sarcasmo toscano). si è sentito offeso per la battuta di De Laurentiis. Una battuta è stata e come tale andava interpretata, a meno che Della Valle non l'abbia voluta artatamente strumentalizzare alla vigilia di Fiorentina-Napoli per caricare i suoi calciatori e tutto l'ambiente.
Di questi tempi, il calcio di tutto ha bisogno tranne che di benzina sul fuoco. E Della Valle dovrebbe saperlo. E Della Valle dovrebbe giovarsi dei consigli di uomini-immagine che non gli facciano scrivere comunicati solo populistici ("Napoli e i napoletani meritano", ripetuto due volte), rischiosi. Comunicati ad effetto boomerang lanciato da un dilettante.
Non bastasse, i Della Valle sono amici di De Laurentiis.
Ecco perchè De Laurentiis dovrebbe sapere che dagli amici (i cosiddetti amici) mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io..
Infine, una considerazione leggendo il Della Valle-pensiero. I fatti, De Laurentiis, li sta facendo e bene da sei anni. Ha esordito nel 2004, come i Della Valle nella Fiorentina che si sono agevolati però di una base diversa, migliore, ed i risultati sono ben visibili. Le note della Champions? I tifosi napoletani le ascolteranno, magari senza che la società ed i suoi più autorevoli esponenti rimangano invischiati, coinvolti in processi se non altro dequalificanti come Calciopoli... V.Raio.
Così Aurelio De Laurentiis, scherzando, nel giorno della presentazione di Lucarelli.
"Vorrei ricordare che piuttosto che mancare di rispetto alla Squadra intera e a tutta la città di Firenze con le Sue ironiche affermazioni, il Presidente De Laurentiis si dovrebbe preoccupare di far sentire molto presto l'inno della Champions League al bel popolo di Napoli che tanto merita, cosa peraltro ripetutamente già accaduta in questi anni a Firenze. Cominci piuttosto ad impegnarsi per dare con i fatti e non con le battute da quattro soldi a Napoli ed ai napoletani le soddisfazioni che ampiamente meritano.
Mai a noi della Fiorentina sarebbe venuto in mente di mancare di rispetto ad una gloriosa società come il Napoli ed ai suoi tifosi", questa la dichiarazione rilasciata ieri sera da Andrea Della Valle.
A seguire, c'è stata la pronta replica di De Laurentiis: "Tutti sanno che nel cinema il colore viola non porta fortuna. Ma questovale nel cinema, non nel calcio. La mia è stata una semplice battuta aduna domanda che metteva in relazione cinema e calcio. Io amo Firenze ei fiorentini, amo la toscanità. I miei film più importanti sono tuttitoscani: a novembre girerò un film nella Maremma Toscana e ho appenafinito di girare un altro film a Firenze.
Il mio allenatore è toscano,il regista Veronesi è toscano, il regista Neri Parenti è fiorentino.Forse ho un passaporto fiorentino io più di tanti altri. Mi dispiaceche Andrea Della Valle abbia frainteso una mia scherzosissima battuta(del resto scherzo, ironia e sarcasmo sono alla base della toscanità).Mi dispiace che abbia voluto interpretare questa mia frase comeun'offesa nei confronti dei tifosi della Fiorentina.
Il senso dellabattuta era, ovviamente, squisitamente cinematografico e mi spiace chesia stato strumentalizzato proprio alla vigilia di una partita dicampionato così importante tra due formazioni di grande prestigio.Faccio comunque un augurio ad entrambe le squadre e che vinca ilmigliore".
Andrea Della Valle, nato a Casette d'Ete, una frazione di Sant'Elpidio a Mare, in provincia di Fermo, nella regione Marche (dunque, sprovvisto del proverbiale sarcasmo toscano). si è sentito offeso per la battuta di De Laurentiis. Una battuta è stata e come tale andava interpretata, a meno che Della Valle non l'abbia voluta artatamente strumentalizzare alla vigilia di Fiorentina-Napoli per caricare i suoi calciatori e tutto l'ambiente.
Di questi tempi, il calcio di tutto ha bisogno tranne che di benzina sul fuoco. E Della Valle dovrebbe saperlo. E Della Valle dovrebbe giovarsi dei consigli di uomini-immagine che non gli facciano scrivere comunicati solo populistici ("Napoli e i napoletani meritano", ripetuto due volte), rischiosi. Comunicati ad effetto boomerang lanciato da un dilettante.
Non bastasse, i Della Valle sono amici di De Laurentiis.
Ecco perchè De Laurentiis dovrebbe sapere che dagli amici (i cosiddetti amici) mi guardi Iddio che dai nemici mi guardo io..
Infine, una considerazione leggendo il Della Valle-pensiero. I fatti, De Laurentiis, li sta facendo e bene da sei anni. Ha esordito nel 2004, come i Della Valle nella Fiorentina che si sono agevolati però di una base diversa, migliore, ed i risultati sono ben visibili. Le note della Champions? I tifosi napoletani le ascolteranno, magari senza che la società ed i suoi più autorevoli esponenti rimangano invischiati, coinvolti in processi se non altro dequalificanti come Calciopoli... V.Raio.