venerdì 14 maggio 2010

ROMA e NAPOLI: la fine di un gemellaggio


Eppure Roma e Napoli, incredibile a dirsi ad oggi, erano tifoserie gemellate. Supporters che si mischiavano sugli spalti del San Paolo e dell’Olimpico senza alcun problema (sembra un’era fantascientifica…). Poi d’improvviso l’amicizia tra i due schieramenti si interrompe e negli anni insorgono disordini e atti di violenza reciproci.
Ma quale fu il motivo della fine del gemellaggio?
25 ottobre 1987. Si gioca Roma-Napoli e i giallorossi conducono per 1-0 con rete del Bomber Pruzzo. Il Napoli è ridotto in 9 per una doppia espulsione di Renica e Careca. A pochi minuti dalla fine Maradona batte un calcio d'angolo, in area svetta Francini che insacca per un insperato pareggio.
A fine partita Bagni "festeggia" sotto la curva sud rivolgendo ai tifosi giallorossi il celebre gesto dell'ombrello: quel giorno cessò lo storico gemellaggio del Derby del Sole.

Da lì fu un crescendo di botte da orbi, accoltellamenti vari e arresti. Come in occasione dell’odissea degli impavidi sostenitori romanisti scesi al San Paolo nel 2001 (anno dello scudetto della Roma): ingabbiati, vittime di lanci di pietre d’ogni dimensione, di pioggia d’urina, sputi e biglie di ferro. Anche un banale turno di Coppa Italia, 8 dicembre 2005, regalò più che un post-gara, un bollettino da battaglia: guerriglia urbana, 15 poliziotti feriti, 27 ultrà napoletani fermati, l'assalto al Commissariato di Polizia di San Paolo, dove erano in stato di fermo alcuni ultrà partenopei.

Questa la testimonianza a distanza di anni di Salvatore Bagni: “Per colpa mia non c’è più il gemellaggio – ammette l’ex centrocampista del Napoli – Nel 1987, al termine del derby finito 1-1 con noi che pareggiammo con Francini e in nove uomini, feci il gesto dell’ombrello sotto la curva Sud. Da allora si è spezzata l’amicizia tra le due tifoserie. Mi pentii e chiesi scusa ma non bastò”.

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