
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, presidente del Milan, avversaria del Napoli a San Siro nel posticipo di ieri sera delle 20.45, aveva concluso ieri con una battuta, rivolgendosi al presidente della Confesercenti Carlo Sangalli, il suo intervento a un incontro dell'Unione del commercio di Milano: "Ci vediamo il Milan per battere il sud!".
Tale frase ha fatto molto discutere la tifoseria partenopea che si è risentita per le parole di una persona che dovrebbe rappresentare un paese unito, senza effettiva differenza fra il nord e il sud della penisola italiana. Dopo la sconfitta di ieri sera col risultato di 3-0, conquistato con le reti di Ibrahimovic (su rigore. per molti fondato su un'azione inesistente), di Boateng e di Pato, le parole del presidente del Consiglio suonano come uno schiaffo che deride i sostenitori azzurri, accorsi in diecimila a San Siro per supportare il Napoli: secondo indiscrezioni, gli stessi tifosi giunti a Milano tra allegri schiamazzi stanno tornando dal capoluogo lombardo con una grande tristezza sul volto e nel cuore, trascinando polemiche sull'arbitraggio di Rocchi, da sempre additato come un partner di fiducia delle squadre milanesi.
E pensare che poco prima che iniziasse non era convinto della purezza degli arbitri italiani la partita proprio lo stesso Berlusconi: pranzando con i parlamentari del Pdl eletti, infatti, il presidente del Consiglio, secondo quanto viene riferito, si sarebbe lamentato delle penalizzazioni "degli arbitri comunisti che hanno tolto alla città di Milano ben due scudetti". Il Cavaliere non ha spiegato a quali tricolori si riferisse, ma sembra che la battuta si collegasse all'antica rivalità proprio tra Milan e Napoli: negli anni Ottanta tra nella squadra rossonera c'erano Gullit e Van Basten e nel club azzurro campioni come Careca ed Alemao e fu proprio quest'ultimo a portare allo scudetto la formazione partenopea, quando l'8 aprile di ventuno anni fa il giocatore si accasciò a terra e dallo 0-0 sul campo si passò in uno 0-2 a tavolino e il Milan si sentì derubato del tricolore. Ieri sera è successo l'inverso: dallo 0-0 un'ingenuità di Aronica ha portato Ibra al rigore e sono arrivati dolorosamente altri due gol per il diavolo rossonero. E c'è chi pensa che non ci fossero comunisti in campo. napolipress.
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Tale frase ha fatto molto discutere la tifoseria partenopea che si è risentita per le parole di una persona che dovrebbe rappresentare un paese unito, senza effettiva differenza fra il nord e il sud della penisola italiana. Dopo la sconfitta di ieri sera col risultato di 3-0, conquistato con le reti di Ibrahimovic (su rigore. per molti fondato su un'azione inesistente), di Boateng e di Pato, le parole del presidente del Consiglio suonano come uno schiaffo che deride i sostenitori azzurri, accorsi in diecimila a San Siro per supportare il Napoli: secondo indiscrezioni, gli stessi tifosi giunti a Milano tra allegri schiamazzi stanno tornando dal capoluogo lombardo con una grande tristezza sul volto e nel cuore, trascinando polemiche sull'arbitraggio di Rocchi, da sempre additato come un partner di fiducia delle squadre milanesi.
E pensare che poco prima che iniziasse non era convinto della purezza degli arbitri italiani la partita proprio lo stesso Berlusconi: pranzando con i parlamentari del Pdl eletti, infatti, il presidente del Consiglio, secondo quanto viene riferito, si sarebbe lamentato delle penalizzazioni "degli arbitri comunisti che hanno tolto alla città di Milano ben due scudetti". Il Cavaliere non ha spiegato a quali tricolori si riferisse, ma sembra che la battuta si collegasse all'antica rivalità proprio tra Milan e Napoli: negli anni Ottanta tra nella squadra rossonera c'erano Gullit e Van Basten e nel club azzurro campioni come Careca ed Alemao e fu proprio quest'ultimo a portare allo scudetto la formazione partenopea, quando l'8 aprile di ventuno anni fa il giocatore si accasciò a terra e dallo 0-0 sul campo si passò in uno 0-2 a tavolino e il Milan si sentì derubato del tricolore. Ieri sera è successo l'inverso: dallo 0-0 un'ingenuità di Aronica ha portato Ibra al rigore e sono arrivati dolorosamente altri due gol per il diavolo rossonero. E c'è chi pensa che non ci fossero comunisti in campo. napolipress.


